Guida: come fare un Business Plan efficace

Indice

 

Lavorare, lavorare, lavorare. Ne vale la pena? A dirtelo è uno dei documenti più snobbati di sempre, dalle piccole o medie imprese: il Business Plan.

Fare il Business Plan ti permette di pianificare l’anno a venire e di verificare, strada facendo, che stai andando nella direzione giusta per raggiungere i tuoi obiettivi. Ti dice, inoltre, se alla fine dei giochi porterai a casa un bel gruzzoletto oppure no.

Ecco perché fare il business plan: grazie a questo documento puoi salvarti le tasche e tirare le redini del tuo business durante il corso dell’anno, se le cose non vanno secondo i piani.

Pensi che ti serva?
Noi diciamo che senza non puoi stare. Se la tua azienda è un treno in corsa, fai conto che il Business Plan fa la parte dei binari. Non sai da dove cominciare per fare il Business Plan?

Niente paura. Abbiamo preparato per te il template da compilare, già completo di tutte le voci che servono.

Scarica il business plan da compilare – clicca e procedi per ricevere il documento.

Invece, continua a leggere per capire come compilarlo.

 

A chi serve il business plan?
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Il business plan serve a tutti: startup, piccole e medie imprese e colossi.
Non solo è utile all’azienda; il business plan serve anche a entrare nelle grazie dei finanziatori.

Per le PMI, il business plan definisce un nuovo investimento o progetto che l’azienda vuole fare.
Per esempio un progetto di digitalizzazione o transizione ecologica, un piano di formazione aziendale, installare nuovi sistemi o macchine in produzione, aprire nuove aree di business, creare nuovi prodotti o servizi, servirsi di fornitori esterni o professionisti qualificati.

Per le startup, il business plan definisce il modello di business, il modo in cui l’azienda crea valore, gli investimenti da fare e, soprattutto, dove la nuova azienda troverà i fondi di cui ha bisogno.

Ad oggi, senza un business plan non si può accedere a bandi, finanziamenti o risorse economiche di investitori.

Ecco cosa ti perdi se hai una startup e non fai il business plan.

Bandi: vengono pubblicati da un ente pubblico e gestiscono ognuno delle specifiche agevolazioni per le imprese delineando i tempi, i destinatari e le modalità d’accesso, le spese ammissibili e tutti i dettagli.

Crowdfunding: è una raccolta fondi per finanziare progetti, svolta tramite piattaforme digitali. Gli investitori spesso hanno un ritorno che varia in base all’investimento. Si possono investire capitali molto bassi, a vantaggio di un maggiore coinvolgimento da parte del pubblico.

Investitori privati: anche chiamati Business Angel, sono imprenditori o manager visionari, con un buon capitale a disposizione di cui investono il 10% in startup. Sono in grado di fiutare le potenzialità di un progetto.

Banca: finanziamenti e prestiti erogati dagli istituti bancari che mettono a disposizione, previa validazione dei requisiti necessari, una somma di denaro più o meno cospicua, da restituire in un tempo prestabilito pagando una percentuale di interesse.

Vuoi vederci chiaro sulle agevolazioni per le imprese?
Clicca qui e scopri l’abc della finanza agevolata per le PMI sul blog del nostro Associato easyIT.

 

Business plan: cos’è e a che cosa serve
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Come si fa un business plan - Sportello Digitale - Grafica palla di cristallo

 

Il business plan è un progetto che definisce, passo dopo passo, quali sono le attività da eseguire per raggiungere un certo obiettivo.

Comprende informazioni sull’idea imprenditoriale, sul prodotto, sul mercato di riferimento, sulle risorse (umane ed economiche) a disposizione.

In sostanza, il business plan serve a definire l’idea di business, a trovare fondi e a capire quali investimenti vanno fatti e quali azioni devono essere compiute.

 

Cosa non può mancare in un business plan?
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Il Business Plan è costituito da 3 documenti, tutti fondamentali:

  1. Il documento descrittivo del progetto: parla della tua impresa, di chi ci lavora, di cosa farai e come.

  2. Il Business Plan Analitico: è nella parte conclusiva del punto precedente. Dice quanti soldi hai a disposizione per fare tutto, cosa entra e cosa esce.

  3. L’Investor Deck: è composto da slides che descrivono il progetto e va integrato con un’esposizione orale accattivante e incisiva, volta a dimostrare agli investitori che l’azienda in questione ha grandi potenzialità.

Di seguito, ci focalizziamo sui come realizzare la prima e la seconda parte.

 

Come si fa un business plan?
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Qui ti diciamo come compilare il template per il business plan.

Il documento descrittivo del progetto contiene una prima parte discorsiva, che viene poi approfondita attraverso il Business Model Canvas. Si conclude con il Business Plan Analitico.

Questa parte è quella più divertente, ma anche la più “faticosa”. Vale la pena elaborarla con cura. Se lo fai, capisci dove stai andando e come devi fare per arrivarci. In più rispolveri le fondamenta del tuo business, aumentando la tua motivazione personale.

L’idea imprenditoriale

  • L’idea imprenditoriale: descrivila in modo discorsivo e accurato.

  • La storia della tua azienda. Se la tua è solo un’idea imprenditoriale o se la tua azienda è molto giovane, scrivi qui quello che hai sviluppato finora. Aggiungi eventuali traguardi importanti o riconoscimenti.

Team

Le risorse e le competenze. Inserisci i CV di tutto lo staff. Evidenzia le esperienze e le competenze, i punti di forza di ogni componente.

Struttura e patrimonio della start-up

  • Indica il patrimonio della start-up/del progetto.

  • Elenca gli strumenti utilizzati.

  • Aggiungi l’analisi SWOT: descrivi le opportunità/minacce per l’impresa. Fai una lista di tutti gli elementi che possono rallentare o interrompere la tua ascesa verso gli obiettivi aziendali. Aggiungi quelli che sono i vantaggi e i punti di forza della tua impresa e quali sono i modi attraverso i quali si possono massimizzare.
    Elenca le criticità e le debolezze della tua impresa e scrivi come puoi ridurle.

Il Mercato

Mercato di riferimento. Quanto è ampio? Qual è il suo valore? Quanti potenziali clienti sono attivi in questo mercato?
Quali sono le previsioni di sviluppo del mercato di riferimento? Se sono in decrescita, qual è il tuo “piano B” per continuare a restare in piedi?

Prodotto e linee di prodotto

  • Prodotti/servizi. Scrivi quali sono i prodotti che vendi e i servizi che offri.

  • Ricerca e sviluppo: come vuoi migliorare/ampliare la tua offerta? Quali sono i prossimi investimenti da fare.

 

Business Model Canvas (come si compila)
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Il Lean and Sustainable Business Model Canvas è lo strumento utilizzato per creare il filo logico delle attività interconnesse dell’azienda.

Si compila in modo sequenziale. Il risultato è un quadro completo del progetto, dell’assetto societario e del suo funzionamento.

Trovi il Business Model Canvas da compilare nello scaricabile “Business Plan da compilare- clic qui”.

Ecco, riquadro per riquadro, come compilare il Business Model Canvas.

  • VISION, MISSION E VALUE PROPOSITION

    Dove vuoi arrivare e come vuoi cambiare le cose nel mondo, come ci vuoi arrivare e qual è la promessa che riservi al tuo cliente.

    Per esempio, Apple descrive così Vision, Mission e Value Proposition.
    Vision: “Che ci sia un computer in ogni casa.”
    Mission: “Offrire i migliori prodotti informatici personali a studenti, educatori, designer, scienziati, ingegneri, imprenditori e consumatori in oltre 140 paesi del mondo.”
    Value Proposition: “Un telefono dovrebbe essere più di un insieme di funzionalità.”

  • PROBLEMA DEL CLIENTE E TARGET

    Analizza il problema che risolve il tuo prodotto/servizio e delinea il tuo cliente tipo.
    Scrivi il suo identikit sottolineando ogni aspetto rilevante.
    Aggiungi informazioni chiave legate all’acquisto del prodotto. Per esempio: “Il cliente compra solo quando ha bisogno del prodotto” (per esempio, se vendi automobili), oppure, “Il cliente compra una o due volte all’anno” o anche “Il cliente compra in un determinato periodo dell’anno” (se, per esempio, vendi alberi di Natale).

  • OBIETTIVI E METRICHE

    Stabilisci gli obiettivi da raggiungere.
    Come li monitorerai? Ti servono delle metriche: dei fattori da misurare attraversi i KPI, che terrai d’occhio attraverso il controllo di gestione.

  • VALORI AZIENDALI

    Il “perché” della tua azienda, che ti differenzia dalle altre imprese.
    Simon Sinek, esperto di leadership e autore del libro “Start with why”, afferma:
    “Le persone non comprano quello che fai, comprano il tuo perché.”

    Clicca qui per guardare “The golden circle”, uno dei TED Talks più celebri di tutti i tempi che illustra il modello attraverso il quale i leader di successo si differenziano dalla massa, attraverso la comunicazione dei valori aziendali.

    Per delineare al meglio i valori della tua impresa, usa la matrice dei valori: uno schema piramidale che ti aiuta, passo dopo passo, a capire come il tuo prodotto può fare la differenza per le persone. Trovi la matrice dei valori nel Business Plan da compilare.

  • COMPETITOR

    • Ci sono competitor diretti e competitor indiretti. I primi, sono quelli che offrono un prodotto/servizio come il tuo, tanto simile da poterlo sostituire. I competitor indiretti, invece, pur non vendendo prodotti simili al tuo, risolvono lo stesso problema del cliente. Puoi indagare su di loro attraverso strumenti gratuiti come Google, Youtube (per individuare argomenti di interesse), LinkedIn (per studiare la struttura dell’organico aziendale), TrustPilot (per recensioni dei clienti) e tanti altri mezzi, anche a pagamento (SEOZoom, SemRush, Sitechecker, Facebook Audience Insights), a seconda di quale sia il settore del competitor che più ti interessa.

    • Vantaggio competitivo: processi, materiali, brevetti e altri fattori che limitano la possibilità, ai tuoi competitor, di creare un prodotto/servizio come il tuo.

  • STRUTTURA ORGANIZZATIVA, RISORSE E PARTNER

    • Quali sono le risorse umane che hai a disposizione?

      Evidenzia le esperienze e le competenze, i punti di forza di ogni componente.
      Quali competenze ti servono in più? Prevedi un percorso di formazione per le risorse.

      Quali figure professionali mancano al tuo staff? Pianifica assunzioni o collaborazioni esterne.

    • L’organigramma. Aggiungi l’organigramma aziendale: lo schema che illustra i ruoli, la gerarchia e l’articolazione dell’organico aziendale.

    • I soci. Scrivi la forma giuridica della tua azienda. Chi fa parte del CDA? Se si tratta di una società annota la ripartizione delle quote per ogni socio.

     

  • ROAD MAP

    È il documento che mette insieme i pezzi del tuo business e definisce le attività da compiere per raggiungere ogni obiettivo. Nella Road Map sono specificate le tempistiche previste per ogni singola attività. Le tempistiche e gli obiettivi devono essere realistici.
    Tuttavia, la Road Map è un documento “mobile”: può essere modificato nel tempo per aggiustare il tiro.

  • STRATEGIA COMMERCIALE

    Deve includere:

    A questa si affianca la strategia di marketing.

     

  • STRATEGIA DI MARKETING

    • Quali sono i canali di comunicazione della tua impresa? Come li utilizzerai?

    • Quali risorse impiegherai per portare a compimento la strategia di marketing (influencer, agenzia di comunicazione, collaboratori)?

    • Descrivi la strategia di marketing.

Business Plan Economico e Budget

 

Contiene i risultati del Business Plan Analitico (trovi un esempio già compilato nel template da scaricare). Al suo interno ci sono:

  • Costi.

  • Margini.

  • Cash Flow o flusso di cassa, come incassi i soldi dai clienti.

  • Risultati Economici a fine esercizio (anno solare).

  • Il budget per ogni attività e risorsa impiegate.

 

Business plan: chi lo fa?
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“Posso fare da solo il business plan?”, “Come fare il business plan gratis?” Sono domande che ci rivolgono spesso.
Per fare il business plan c’è bisogno di fare ricerca e di avere la giusta formazione per elaborare una strategia manageriale che funziona. In azienda chi fa il business plan è il CDA, ma è buona pratica coinvolgere anche il team e le competenze di ogni settore.

Quello che ti consigliamo è di rivolgerti a dei professionisti.

 

Costo Business Plan
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Il business plan ha costi molto variabili, da poche centinaia di euro fino a 10.000 euro. Ovviamente, vale quanto lo paghi (se poco, vale poco e viceversa).

Valuta con attenzione le competenze, la preparazione e il curriculum dei professionisti che te lo preparano.
Se costa meno di un migliaio di euro, di solito, è fatto molto male.

Affidati a chi ha le competenze giuste e la visione di insieme di un modello di business, non a gente che si arrangia.

Ricordati: più spendi qui, meno spenderai dopo. Un buon business plan, lo ribadisco, è uno strumento per trovare i finanziamenti che ti servono. Questo documento è la base del tuo futuro e della tua attività: servono fondamenta solide per tenere su un edificio.

Scegli con cura gli obiettivi da porti, gli investimenti da fare, le risorse da impiegare e i professionisti da coinvolgere nel tuo progetto.

Sei pronto per cominciare a compilare il tuo Business Plan?
Clicca qui sotto e scarica il template gratuito.

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Hanno contribuito alla stesura di questa guida:

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