Finanza agevolata per PMI e investimenti digitali: il workshop con gli Osservatori del Politecnico

Indice

Lo scorso maggio, abbiamo partecipato al quarto workshop organizzato dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano che riguardava gli investimenti e il rapporto che hanno le imprese con le istituzioni, facendo particolare riferimento alla finanza agevolata per PMI.

Un evento importante per riflettere sul ruolo strategico dei bandi pubblici e degli incentivi regionali per sostenere la digitalizzazione, l’innovazione e la crescita delle aziende italiane.

Nel corso del workshop è emersa una fotografia lucida e dettagliata dello scenario attuale: sebbene gli strumenti per supportare gli investimenti delle imprese siano numerosi, una buona parte di esse non riesce ancora ad intercettarli.

Comprendere perché accade questo e cosa possiamo fare per cambiare rotta è il primo passo per costruire un futuro più competitivo e sostenibile.

Il paradosso italiano: pochi incentivi intercettati, ma grande voglia di innovare

I dati presentati al workshop parlano chiaro: il 30% delle PMI italiane ha dichiarato di aver aumentato nel 2024 gli investimenti nel digitale. Ma nonostante le opportunità, meno del 50% ha ottenuto incentivi pubblici. In altre parole: la volontà di innovare c’è, ma l’accesso ai fondi è ancora limitato, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni.

Sono proprio le micro e piccole imprese ad avere il maggiore bisogno di supporto, ma paradossalmente sono anche quelle che faticano di più ad intercettare i fondi pubblici. Questo accade in un contesto in cui le politiche di coesione mettono a disposizione risorse importanti, di cui il 67% viene gestito a livello regionale.

Un dato rilevante riguarda le zone economicamente più fragili, in particolare quelle del Sud, che può contare su una maggiore concentrazione di fondi per la digitalizzazione e l’innovazione.

Tuttavia, anche in queste aree il tasso di partecipazione ai bandi resta piuttosto basso, evidenziando un problema strutturale: la mancanza di consapevolezza e supporto dato dalla consulenza.

Investimenti digitali: l’Italia indietro rispetto all’Europa

Un altro punto critico emerso durante l’incontro riguarda il livello di investimento delle attività italiane rispetto alla media europea. Le imprese italiane investono meno delle loro omologhe UE, sia in tecnologie digitali che in innovazione sostenibile e processi avanzati.

Trend di investimento imprese italiane - finanza agevolata per PMI - Sportello Digitale
Fonte: elaborazioni Osservatorio Innovazione Digitale delle PMI su dati EIB Investment Survey del 2024

Eppure, guardando agli investimenti programmati per il 2025, si è notata una timida inversione di tendenza: secondo l’Osservatorio, su una base di 511 PMI, il 27% dichiara di voler puntare su aree diverse rispetto agli scorsi anni. Questo potrebbe portare ad un incremento dell’utilizzo di incentivi pubblici sfruttando appunto strumenti digitali e di sostenibilità.

Su cosa investe (e non investe) l’Italia?

Secondo una ricerca dell’Osservatorio, molte imprese hanno compreso il cambiamento del mercato di oggi e le opportunità che la finanza agevolata per PMI può offrire. Il grafico seguente mostra infatti che nel 2024 il 45% delle piccole e medie imprese ha fatto richiesta e ottenuto fondi destinati a interventi che vanno dalla trasformazione digitale all’export.

Ma esistono ancora molte aziende che non hanno intenzione di richiedere alcun incentivo pubblico nel 2025. Questa mancanza potrebbe portare loro un rallentamento del proprio business e forte perdita di competitività.

Utilizzo di incentivi pubblici di finanza agevolata per PMI - Sportello Digitale
Fonte: rilevazione Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI – marzo 2025

Dove si informano le PMI e cosa possono fare le regioni

Uno degli aspetti più interessanti riguarda i canali di informazione utilizzati dalle imprese per conoscere i bandi disponibili.

Le PMI si affidano principalmente al network aziendale, che interessa principalmente i professionisti e i consulenti d’impresa specializzati, mentre restano poco utilizzati altri canali come le camere di commercio e il sito ufficiale del governo.

In questo contesto, le regioni possono giocare un ruolo chiave non solo come erogatori di fondi, ma facilitando l’accesso e la comprensione delle opportunità disponibili. Come? Supportando le filiere e le associazioni per fare rete.

Un esempio interessante è quello della regione Lombardia, che ha messo in campo criteri di valutazione trasparenti e misurabili per validare le domande di contributo e ha analizzato le domande presentate ai bandi, raccogliendo dati utili sulle aree di investimento preferite dalle PMI.

È stato riscontrato che la maggior parte delle imprese punta sui CRM, la sicurezza delle informazioni, i sistemi ERP, MES e il data management. Strumenti fondamentali per migliorare l’efficienza, prendere decisioni più informate e costruire relazioni più solide con i clienti.

L’automazione, il WMS (Warehouse Management System), l’AI e la Business Intelligence seguono a ruota, confermando la crescente attenzione verso strategie aziendali più sostenibili e digitalmente mature.

Tipi di interventi attuativi per PMI - finanza agevolata per PMI - Sportello Digitale
Fonte: Uffici Territoriali Regionali della Lombardia

Vuoi accedere agli incentivi giusti per far crescere la tua impresa?

Per concludere, i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano confermano che la finanza agevolata per PMI e lo sviluppo imprenditoriale vanno di pari passo, ma è fondamentale il ruolo attivo delle regioni, delle reti territoriali e delle associazioni nel rendere accessibili queste opportunità.

Non basta sapere che esistono fondi, voucher e bandi a fondo perduto. È importante comprendere come funzionano, quando attivarli, con quali partner e per quali progetti.

Sportello Digitale è nato proprio per questo: aiutare le micro, piccole e medie imprese italiane a orientarsi nel panorama degli incentivi pubblici, individuare quelli più adatti al proprio percorso di crescita e trasformarli in strumenti concreti di innovazione, digitalizzazione e sviluppo sostenibile.

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Autori: Tudor Lazariu, gestionale e fondatore di Sportello Digitale, e Chiara Micoli, SEO copywriter.

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