Cosa dice la Direttiva NIS2 e quali sono gli obblighi per le PMI

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Negli ultimi anni, la trasformazione digitale ha aperto nuove opportunità per le imprese europee, ma ha anche reso i sistemi informatici più vulnerabili a minacce sempre più sofisticate. Per rispondere a queste sfide, l’Unione Europea ha introdotto la Direttiva NIS2, un aggiornamento della precedente normativa sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.

Ma cosa comporta esattamente la Direttiva NIS2? E quali obblighi introduce per le PMI italiane? Facciamo chiarezza.

Che cos’è la Direttiva NIS2 e cosa dice

La Direttiva NIS2 (Direttiva UE 2022/2555) è entrata in vigore il 16 gennaio 2023 e dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 17 ottobre 2024. Questo nuovo quadro normativo sostituisce la precedente Direttiva NIS1 (Direttiva UE 2016/1148), rafforzando gli standard minimi di sicurezza informatica richiesti alle imprese operanti in settori strategici o ad alto impatto.

Tra le novità introdotte dalla NIS2 vediamo:

  • Ampliamento del campo di applicazione a più settori economici, tra cui manifatturiero, pubblica amministrazione, alimentare, gestione dei rifiuti e posta.
  • Obblighi più stringenti in termini di gestione del rischio, continuità operativa, governance e risposta agli incidenti.
  • Sanzioni significative in caso di inadempienza, proporzionali alla gravità della violazione.
  • Maggiore cooperazione tra le autorità nazionali e l’UE per fronteggiare minacce comuni.

A chi si applica

Uno dei punti chiave per comprendere se la Direttiva NIS2 riguarda la propria azienda è fare riferimento alla raccomandazione 2003/361/CE, che definisce i criteri per classificare le micro, piccole e medie imprese. Secondo questa raccomandazione:

  • La microimpresa ha meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo ≤ 2 milioni di euro.
  • La piccola impresa ha meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo ≤ 10 milioni di euro.
  • La media impresa ha meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo ≤ 50 milioni di euro o bilancio ≤ 43 milioni di euro.

La Direttiva NIS2 si applica a tutte le imprese (anche le più piccole) che operano in settori considerati ad alto rischio o critici, come energia, trasporti, servizi digitali, sanità, bancario e infrastrutture digitali. Non conta solo la dimensione, ma soprattutto il tipo di attività svolta.

Perché è importante per la sicurezza informatica aziendale

L’attuazione della NIS2 rappresenta un’occasione per tutte le imprese – non solo per quelle obbligate – per migliorare la sicurezza informatica in azienda. In un contesto in cui gli attacchi informatici crescono per frequenza e impatto economico, adottare misure di protezione efficaci non è più un’opzione, ma una necessità.

La direttiva promuove una maggiore consapevolezza dei rischi digitali, spingendo le imprese a coinvolgere anche il livello dirigenziale nella definizione delle politiche di sicurezza. Favorisce l’adozione di strategie strutturate, dalla gestione degli accessi alla formazione del personale, fino all’implementazione di sistemi di monitoraggio e prevenzione.

Allo stesso tempo, pone l’accento sulla necessità di saper reagire con prontezza in caso di incidenti, riducendo l’impatto di eventuali violazioni.

Investire nella sicurezza informatica, quindi, significa proteggere non solo dati e infrastrutture, ma anche la continuità operativa e la reputazione aziendale.

Altre norme europee sulla sicurezza informatica per le PMI

Oltre alla NIS2, esistono altre direttive e regolamenti che contribuiscono a definire il quadro normativo europeo in materia di cybersicurezza:

  • Regolamento (UE) 2019/881: anche noto come Cybersecurity Act, stabilisce un quadro europeo di certificazione della sicurezza informatica per prodotti e servizi ICT
  • Direttiva (UE) 2022/2557: sulla resilienza dei soggetti critici (Critical Entities Resilience Directive), integra la NIS2 per rafforzare la sicurezza dei settori essenziali
  • Regolamento (UE) 2021/887: istituisce il Centro europeo di competenza per la sicurezza informatica e la rete dei centri nazionali di coordinamento.

Questi strumenti, se letti insieme, offrono alle imprese una guida concreta su come migliorare la sicurezza informatica, promuovendo la continua digitalizzazione come elemento centrale della competitività aziendale.

Verso una maggiore consapevolezza digitale

La Direttiva NIS2 rappresenta un passo importante verso una maggiore protezione digitale per le imprese europee. Per le PMI italiane, significa interrogarsi non solo sugli obblighi normativi, ma anche su come cogliere l’opportunità di rafforzare i propri sistemi informatici, anticipando minacce che possono compromettere l’intero business.

Comprendere la portata della NIS2, analizzare la propria posizione in base alla raccomandazione 2003/361/CE e attuare strategie di prevenzione sono azioni chiave per affrontare con consapevolezza la twin transition.

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