Export Digitale: come aumentare le vendite all’estero

Indice

L’economia globale sta vivendo un periodo di forte instabilità, caratterizzato da fattori come la pandemia, le tensioni geopolitiche (ad esempio, la guerra in Ucraina e in Medio Oriente), l’inflazione crescente e la scarsità di risorse. Questo ha portato a un aumento dei costi di produzione, dei trasporti e, di conseguenza, dei prezzi al consumo.

Insomma, il futuro è incerto, ma con buone strategie si riescono a cavalcare onde e tante opportunità.

L’Italia si distingue grazie a un bilancio commerciale positivo. I settori chiave del Made in Italy, come moda, arredamento, alimentare e meccanica, continuano a trainare la reputazione del Paese sui mercati internazionali.

In questo contesto, l’Export Digitale (clicca qui per scoprire come funziona per un’impresa) rappresenta una necessità strategica per le aziende che vogliono crescere, in quanto consente di accedere a nuovi mercati, diversificando le vendite e mitigando i rischi della volatilità economica.

Le imprese italiane che sapranno investire nel digitale e nelle strategie innovative potranno consolidare la propria presenza all’estero e avere più opportunità nel futuro.

Indice di attrattività dei mercati esteri

L’attrattività dei mercati esteri è un aspetto cruciale per le imprese italiane che vogliono espandersi a livello internazionale; esistono infatti mercati più appetibili di altri.

Gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano hanno sviluppato un indice di attrattività che analizza tre dimensioni principali: Economy & Policy, Trade ed E-commerce.

I mercati più attrattivi per le aziende italiane sono Paesi che offrono elevate opportunità per l’Export Digitale, grazie a una forte crescita dell’e-commerce e solidi legami commerciali con l’Italia.

Nella top 5 troviamo:

  • USA
  • Regno Unito
  • Germania
  • Svizzera
  • Francia

Questo indice aiuta le imprese a identificare dove investire, considerando fattori come la facilità di commercio, il livello di penetrazione digitale e le barriere normative. Ecco un grafico che spiega meglio la posizione dei vari paesi con i rispettivi punteggi:

Indice di attrattività mercati esteri - Osservatorio Export Digitale

Per maggiori informazioni e dati a riguardo, consulta il sito degli Osservatori Digital Innovation, sezione Export Digitale.

Casi di successo: le chiavi per vendere all’estero

L’Osservatorio Export Digitale ha evidenziato numerosi casi di successo legati all’internazionalizzazione digitale delle PMI italiane, basati su strategie innovative e sull’utilizzo mirato dei canali digitali.

Vediamo quali sono le principali chiavi per ottenere vendite di successo all’estero.

  • Presenza locale e partnership strategiche: Molte aziende italiane hanno trovato vantaggioso collaborare con operatori locali nei mercati di destinazione per migliorare la logistica e ottimizzare le operazioni di vendita, in particolare nei settori del food e del fashion.
  • Strategia commerciale digitale: L’adozione di piattaforme di e-commerce come mezzo principale per esportare ha permesso di accedere a mercati digitalmente maturi, come gli USA e il Regno Unito, riducendo costi e tempi di accesso rispetto ai modelli tradizionali.
  • Branding e awareness: Investire nella riconoscibilità del marchio è essenziale per distinguersi in mercati competitivi, puntando su campagne mirate di content, marketing digitale e storytelling per comunicare l’unicità dei prodotti italiani sui mercati globali. Clicca qui per sapere cos’è il content marketing per le aziende piccole e medie.
  • Temporary Export Manager: TEM, una figura professionale che supporta le PMI nella creazione di contatti profilati e contratti, oltre nello sviluppo di strategie commerciali.

PMI: come costruire il percorso di export ideale

Per le piccole medie imprese italiane affrontare questo percorso richiede un approccio strutturato e una strategia che consideri i principali pilastri identificati dall’Osservatorio Export Digitale.

Vediamo ora i punti fondamentali per costruire una roadmap efficace (scoprila sul sito degli Osservatori cliccandoci sopra).

Canali di vendita digitali

Attraverso l’adozione di piattaforme e-commerce le PMI possono evolvere da un modello monocanale nazionale a uno multicanale internazionale, aumentando la visibilità e l’accessibilità per i clienti esteri. Marketplace come Amazon e siti di vendite private rappresentano una soluzione scalabile per molti settori​.

Logistica

L’outsourcing della rete distributiva è una scelta efficace per ridurre i costi. Passare da spedizioni dirette dal magazzino italiano a centri di smistamento all’estero consente di ottimizzare i tempi di consegna e migliorare il servizio al cliente finale.

Marketing e comunicazione

Investire in campagne di digital advertising, SEO e collaborazioni con influencer può migliorare la penetrazione nei mercati target. Utilizzare strategie multicanale, integrate con piattaforme di automazione permette di adattare la comunicazione alle specifiche esigenze dei diversi mercati​.

Organizzazione interna

Le PMI devono sviluppare competenze interne, formando export manager e team specializzati nell’utilizzo delle tecnologie digitali. Questo consente una gestione efficiente del processo di internazionalizzazione e un migliore monitoraggio delle performance.

Fonti di Finanziamento

La disponibilità di finanza agevolata, tramite bandi pubblici e privati, è cruciale per sostenere gli investimenti necessari per fare export. Questi fondi possono coprire spese per la tecnologia, la logistica e il marketing. Ma anche altre fonti di finanziamento possono e devono essere usate, partendo da un piano o un business plan; le banche lo finanziano facilmente.

Aspetti legali e sistemi di pagamento

È essenziale gestire adeguatamente dogane, privacy, condizioni di vendita e brand protection. Offrire opzioni di pagamento locali, come carte di credito o wallet digitali, migliora la conversione delle vendite.

Pilastri del modello Export Digitale - Osservatorio Export Digitale - Sportello Digitale - grafico

È facile fare export per le PMI?

L’Export digitale offre grandi opportunità per le PMI italiane, ma richiede di superare alcune sfide.

La transizione tecnologica è uno degli ostacoli principali: molte aziende si trovano a un livello iniziale di digitalizzazione e faticano ad adottare strumenti come piattaforme e-commerce o sistemi di gestione avanzati, come CRM o tecnologie per l’automazione del marketing.

Questi strumenti sono fondamentali per migliorare l’efficienza e competere nei mercati globali​.

Un altro elemento cruciale sono le competenze specialistiche.

Il supporto di figure professionali, come i Temporary Export Manager (TEM), può fare la differenza nell’affrontare la complessità dei mercati internazionali, nello sviluppo di strategie mirate e nella gestione del monitoraggio dei risultati.

I TEM aiutano a creare contatti qualificati e a sfruttare al meglio le opportunità offerte dai canali digitali​.

Per ultimo, gli investimenti iniziali, spesso considerati una barriera, possono però essere ridotti grazie alla finanza agevolata o ad altri crediti di liquidità.

Attraverso bandi pubblici e incentivi regionali, le PMI possono accedere a risorse utili per finanziare la digitalizzazione, la logistica e le attività di marketing. Questi strumenti permettono alle imprese di affrontare l’espansione internazionale senza eccessivi rischi economici​.

Articolo scritto da Michele Castagna, Senior Temporary Export Manager.

Michele Castagna - Sportello Digitale -logo per il sito

Con la collaborazione dei prof. Stefano EliaSamuele Fraternali  dell’Osservatorio Export Digitale del Politecnico di Milano.

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